La sicurezza è il primo e generale elemento che permette ai pedoni di utillizzare lo spazio urbano. Senza sicurezza genitori e bambini non sceglieranno, né potranno essere indotti a scegliere, la mobilità lenta sul percorso casa-scuola. Il traffico intorno alle scuole negli orari di ingresso/uscita genera una situazione di maggiore rischio proprio laddove i pericoli dovrebbero essere quasi assenti. Auto in doppia fila, parcheggi non regolamentari, movimenti affrettati e scoordinati di veicoli e persone, congestione, affollamento: tutto contribuisce a rendere inadatti i movimenti naturali di un bambino. È difficile scorgerlo dietro l’ingombro di una vettura o mentre attraversa, spesso di corsa, la strada. La situazione caotica di fronte alla scuola è molto diversa da quelle in cui egli dimostra generalmente buona padronanza dei movimenti e del mezzo che eventualmente conduce (bicicletta, trotinette, triciclo), come ad es. durante una passeggiata all’aria aperta nel fine settimana
![]() |
le auto sono amiche: hanno bocca, occhi, baffi... |
![]() |
a sette anni non vede al di là del cofano di un auto, nè può essere visto |
![]() |
non teme la morte: dopo morti ci si rialza e ricomincia il gioco |
![]() |
ha una visuale ridotta rispetto a quella di un adulto |
![]() |
non sa riconoscere la fonte di un rumore |
![]() |
impiega 4 secondi per capire se un'auto è ferma o si muove |
![]() |
è impulsivo, segue la fantasia, si distrae facilmente |
Conoscere il comportamento di un bambino nel traffico è il punto di partenza per una corretta pianificazione della mobilità casa-scuola: consente di prevedere e ridurre i potenziali pericoli attraverso scelte e azioni mirate. Un bambino ha capacità percettive e reattive differenti rispetto a quelle di un adulto.
La Giornata internazionale a scuola a piedi ha...
Si è tenuta venerdì 22 settembre 2017 la 17°...
Secondo un sondaggio effettuato...
È questo il motto della Settimana europea della mobilità...
Venerdì 22 settembre 2017 si festeggia la 17a Giornata...