Cosa si intende per "isola felice"?
Lo abbiamo chiesto a Federica Corso Talento, Ufficio della pianificazione e della tecnica del traffico, Dipartimento del Territorio. Ed ecco la sua risposta:
A dispetto di ciò che molti genitori pensano, realizzare un’isola felice attorno alla scuola non significa eliminare completamente le auto in circolazione, ma mettere i presupposti per cui lo spazio pubblico diventi un luogo dove ci si rispetta, si circola in sicurezza, c’è gente, si sta bene…per questo motivo io sono una accanita nemica dei dossi e delle cunette, che servono a escludere; e sono invece una convinta sostenitrice delle zone di incontro attorno alle scuole. Spazi di inclusione, dove i pedoni hanno la precedenza e i veicoli circolano a bassa velocità (20 km/h). Dove si possa chiacchierare, giocare, vivere in comunità. La qualità dello spazio, la presenza delle persone –bambini, anziani – animano un luogo e lo fanno percepire diversamente. I Piani di Mobilità Scolastica devono pensare anche a questo: a come rendere attrattivo l’andare a piedi o in bici a scuola e a come rendere attrattivo lo spazio attorno alla scuola, perché si trasformi in una piazza.
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