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Educazione alla mobilità

Noi adulti siamo l’esempio: le nostre abitudini, il nostro comportamento sulla strada e le nostre modalità di spostamento sono quasi sempre il principale modello di riferimento dei nostri figli.

Delegare l’educazione alla mobilità unicamente alla scuola e alla polizia è riduttivo: ogni genitore dovrebbe praticarla quotidianamente con il proprio figlio. Un’assemblea genitori può organizzare facilmente pomeriggi dedicati all’educazione alla mobilità delle famiglie. Percorrere a gruppi il tragitto casa-scuola, imparando insieme -genitori e figli- le regole da rispettare e i percorsi, è una azione concreta e molto efficace. A questo proposito si possono richiedere gratuitamente all’upi (Ufficio Prevenzione Infortuni) gli opuscoli relativi all’educazione stradale per i bambini in età prescolare e scolare.

Introduzione alla educazione alla mobilità per i bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni (upi)

  • iniziate presto con l’educazione stradale: ogni occasione va sfruttata
  • comportatevi in modo esemplare
  • spiegate la situazione con parole semplici e fate ripetere al bam bino quanto detto
  • durante gli esercizi abbassatevi all’altezza degli occhi del bambino
  • fate spesso gli esercizi nel quartiere dove abitate
  • non fate mai gli esercizi in punti sfavorevoli (p. es. immediata mente dopo una curva)
  • attenetevi al procedimento: mostrare fare insieme lasciar fare il bambino da solo – osservare
  • lodate il bambino, conferitegli autostima
  • aumentate gradualmente la difficoltà
  • vestite il bambino con abiti chiari e ben visibili; molti capi d’abbi gliamento dispongono già di materiale rifrangente
  • controllate e fate controllare la vista del bambino

I genitori sono i maestri di educazione stradale più importanti. Chi vuole ottenere un successo duraturo, deve ripetere di tanto in tanto e per un periodo prolungato gli esercizi con il bambino sul percorso casa-scuola